A qualunque età è necessario capire in quale stato è il nostro apparato scheletrico, ovviamente riferendoci allo stato di calcificazione interna. L‘esame denominato M.O.C. (mineralometria ossea computerizzata) è l’opportunità offerta dalla medicina osteo-articolare per determinare proprio il gradiente di mineralizzazione generale e lo stato dell’apparato osteo-articolare.

Per quali motivi è necessario il MOC?

Come tutti saprete, lo stato dell’apparato osteo-articolare dipende da vari fattori: ovviamente parliamo di regimi biologici e non di presenza in essere di patologie relative. Con il decorso del tempo le ossa subiscono una naturale degenerazione progressiva: ciò dipende dall’alimentazione, soprattutto durante l’età adolescenziale, dal sesso (il genere femminile riscontra una degenerazione maggiore rispetto a quello maschile, considerando che gli allattamenti durante la vita sottraggono il calcio in modo principale dalle scorte ossee della madre), dalle eventuali patologie.
In queste considerazioni, malattie specifiche, anche di deriva ambientale (nei luoghi molto freddi e con minor esposizione media annuale al sole rispetto a zone di maggiore esposizione, l’apporto vitaminico e minerale alle ossa sarà minore, in quanto la vitamina D, la sua ‘calcificazione’ nello scheletro dipende dal sole). Ne consegue che proprio i raggi ultravioletti determinano la sintesi interna della vitamina specifica, la calcificazione corretta delle ossa, motivo per il quale i popoli geograficamente vicini ai tropici, all’equatore (il clima mediterraneo è già altamente salubre sotto questo aspetto), di conseguenza avranno minori problemi durante il decorso degli anni rispetto a popoli nordici che dovranno supplire con l’alimentazione alle carenze di ore di sole durante l’arco dell’anno.
Questi sono solo alcuni motivi per cui il MOC è un’ottima opportunità di determinazione medica dello stato dello scheletro.
Un esame moc prevede proprio la ricerca in termini quantitativi e qualitativi delle percentuali di mineralizzazione delle ossa con riferimento specifico al calcio. Ricorrere a preventive ricerche tramite moc, soprattutto nelle fasi di pre-senilità, è un’ottimo scrupolo; attualmente l’esame per l’osteoporosi è il più consigliato dai medici ortopedici e geriatrici.

Il moc richiede preparazioni specifiche?

Assolutamente no. Il moc, è un esame nato da ricerche specifiche in ambiti ortopedici, non invasivo e di facile attuazione. L’unico scrupolo che vi richiederà il medico sarà quello di non indossare, durante l’esame, metalli sia sul corpo che nel vestiario, come bottoni, cerniere, catene, orecchini, bracciali, cinture o fibbie.

Come avviene la mineralometria ossea computerizzata?

È tutto molto semplice e in totale assenza di dolore.
Il paziente si stende sul lettino, lo strumento d’emissione dei raggi X, al contrario, è posto al di sotto del paziente, mentre, nella parte superiore, il medico elabora le immagini attraverso un monitor nel quale appositi software di ultima generazione, gli consentono lo studio riflessivo dei dati. Le zone interessate dall’esame moc sono principalmente la colonna vertebrale, l’avambraccio, il femore, e tutta la procedura è assolutamente indolore, perfettamente uguale a una comunissima radiografia nella tipologia d’impiego, minore invece nella quantità di raggi emessi dall’apparecchio. Al contrario delle radiografie, la mineralometria ossea computerizzata consente ripetuti esami diagnostici anche nel breve periodo, proprio grazie alla quantità ridotta di raggi emessi e assorbiti dal paziente.

Per quali categorie specifiche è richiesto l’esame moc?

Nessuna in particolare, anche se, mantenendo ben saldi i principi medici di cui sopra, l’età e il sesso determinano valori di scrupolo diversi. Nelle fasi di pre-menopausa, un’età davvero sensibile per diversi motivi nella sfera intima di una donna, questo esame è perfetto per determinare il decorso futuro di patologie agli stadi embrionali come la temuta osteoporosi. Con questo semplice esame la paziente può, in maniera preventiva, determinare una strategia rivolta al suo futuro, prevenendo quelle patologie osteo-articolari tipiche e invalidanti nella senilità.